Avete domande?

+43 (1) 325 22 58 (lun-ven 8:00-16:00)
+43 660 968 1900 (lun-ven 8:00-16:00)
Al centro resi

Mezzi sociali

globe

CERCA

Maschere da allenamento Phantom

Borsa da Allenamento Phantom

Gilet da Allenamento Phantom

Allenatore di fionda Phantom

Palla da Allenamento Phantom

I PIÙ VENDUTI

I limiti della sopportazione

ANDARE SEMPRE AVANTI?

Le ultra maratone che durano molte settimane e con distanze impressionanti ed eventi simili di questa categoria sembrano spingere i limiti delle prestazioni umane sempre più in alto. I partecipanti percorrono lunghe distanze, a volte nell'arco di settimane, spesso in condizioni climatiche estreme. Sempre più in alto, più veloce, più lontano sembra essere il motto qui.

Ma esiste effettivamente un limite fisiologico alla resistenza oltre il quale ad un certo punto si ferma? Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances. In questo post del blog scoprirai esattamente come è successo, quali risultati sono stati mostrati e quali spunti puoi trarne.

 

LO STUDIO

Lo studio condotto in collaborazione dalla Duke University e dall’Università di Aberdeen ha esaminato un gruppo di atleti agonisti che hanno preso parte alla Race Across the USA nel 2015. L'obiettivo era quello di percorrere una distanza di 252 km a settimana per un periodo di cinque mesi. Inizialmente è stato determinato il BMR (Basal Metabolic Rate), ovvero il consumo energetico dell'organismo per il mantenimento delle funzioni vitali, ed è stata misurata mediante spirometria la variazione del tasso metabolico totale durante la durata della gara. I ricercatori hanno poi confrontato i dati con quelli di altre razze. La loro durata variava da 0,5 a oltre 250 giorni.

Maschera da Allenamento Phantom 

I RISULTATI

In termini cumulativi è emersa una chiara tendenza. Graficamente la curva inizialmente è salita rapidamente e bruscamente, per poi scendere nuovamente fino a stabilizzarsi su un livello continuo. Mentre all'inizio delle gare più lunghe il turnover giornaliero era ancora molto elevato, è gradualmente diminuito in proporzione negativa alla durata fino a stabilizzarsi appena al di sotto di tre volte il BMR. I corpi dei soggetti hanno continuato a ridurre il consumo energetico complessivo nonostante la stessa distanza.

 

Nella fase successiva, il gruppo di ricerca ha utilizzato i dati di vari studi sulla sovralimentazione in cui ai soggetti venivano specificamente somministrate quantità di energia superiori al loro tasso metabolico basale. Da ciò si potrebbe trarre la conclusione che l'organismo è in grado di convertire efficacemente in energia solo un massimo di 2,5 volte il BMR. Se il turnover giornaliero è maggiore, è costretto a utilizzare la propria massa corporea per fornire energia. Cade in uno stato catabolico in cui, oltre a scomporre il tessuto adiposo e le riserve di glicogeno intramuscolare, inizia anche a scomporre il tessuto muscolare.

 

LA CONOSCENZA

I risultati consentono varie teorie. La più probabile, secondo il gruppo di studio, è la seguente:
Il plateau emerso dallo studio potrebbe rappresentare un meccanismo di protezione dell’organismo per evitare che si “consumi” letteralmente. Riducendo il metabolismo basale e mantenendo un bilancio energetico complessivamente più economico, è possibile svolgere il carico di lavoro più a lungo. Allo stesso tempo, questa rappresenta probabilmente anche la soglia biologica assoluta per eventi a lungo termine che il corpo può raggiungere. Se provi con la forza a superare questo limite, finirai inevitabilmente con l'esaurimento per proteggere le tue risorse. Tuttavia, come accennato, questo effetto si verifica solo in concorsi di durata eccezionale. Ciò non è stato osservato nelle gare più brevi.

 

IL PROBLEMA

Non solo i risultati consentono diverse possibili interpretazioni, ma il disegno dello studio solleva anche incoerenze. In primo luogo, qui dovrebbe essere elencato il gruppo molto ristretto di soggetti del test, che comprendeva cinque uomini e una donna. Inoltre, non tutti in questo gruppo hanno terminato la gara. Un partecipante ha abbandonato la gara per stanchezza, mentre l'altro ha scelto un percorso alternativo più lungo. Allo stesso modo, un partecipante ha marciato con uno zaino invece di percorrere effettivamente il percorso. La determinazione preliminare del BMR è stata stimata utilizzando una formula senza verificarne l'accuratezza effettiva, il che può comportare grandi deviazioni dal valore effettivo. Infine, la spirometria, come metodo per determinare il midollo osseo, è stata spesso criticata in passato a causa dei suoi risultati imprecisi.

Di conseguenza, i risultati dello studio non appaiono più in una luce così chiara.

Maschera da Allenamento Phantom

 

Porta a casa il messaggio

Anche se lo studio può certamente fornire un indizio per ulteriori indagini, non può essere utilizzato da solo per giungere ad una conclusione chiara. Sono sicuramente necessarie ulteriori ricerche con una migliore progettazione in questa direzione per ottenere informazioni più solide.

 

Collegamento allo studio

Gli eventi estremi rivelano un limite alimentare al massimo dispendio energetico umano sostenuto



PHANTOM ATHLETICS

La nostra comunità è il nostro tutto. Aspettiamo il tuo feedback sul nostro Phantom BLOG! 🙌🏻

► Qui puoi trovare tutti gli outfit dei nostri atleti -->

► Scopri tutto quello che vuoi sapere sul nostro prodotto di punta, la maschera da allenamento Phantom --> 

► Acquista qui la tua maschera da allenamento Phantom -->

► Utilizza il nostro personalizzatore qui per assemblare la tua esclusiva maschera da allenamento Phantom -->

► Ottieni il tuo giubbotto da allenamento Phantom -->

► Seguici su Facebook per tutte le novità: FACEBOOK

► Seguici su Instagram: https://goo.gl/5gM54g

Per articoli di blog più interessanti, allenamenti gratuiti e altro ancora dai un'occhiata al nostro blog ecco -->

Puoi utilizzare facilmente i nostri piani di formazione PDF gratuiti di più settimane scaricalo qui -->

x